Dimensioni: 25x35m
Capacità Condizionale: Velocità specifica, Capacita’ anaerobica alattacida.
Intensità’: Massima
Strutture: Socio Affettiva, Volitiva, Creativa Espressiva.
Obiettivo
L’obiettivo è creare una situazione di rifinitura realistica, dove la palla nasce da una breve circolazione tra due giocatori, simulando un consolidamento del possesso.
Gli attaccanti, intanto, devono sincronizzare i tempi di smarcamento, percepire quando la circolazione sta per terminare e anticipare il momento in cui arriverà il passaggio in rifinitura.
L’esercitazione mette al centro:
- tempi di smarcamento,
- l’orientamento del corpo,
- la connessione tra mantenimento → rifinitura → finalizzazione.
Struttura e Organizzazione
Campo: parte frontale dell’area, con tre corridoi verticali (sx – centro – dx).
Due giocatori (8 e 10) posizionati 25–30 metri dalla porta, distanti tra loro circa 10/12 metri.
Tre attaccanti, uno per corridoio.
Un difensore che parte sulla linea dalla corsia centrale.
Portiere in porta.
Svolgimento
L’azione prende vita con i due centrocampisti, 8 e 10, che iniziano una breve circolazione palla a ritmo costante. I tre attaccanti, distribuiti nei loro corridoi verticali, leggono questa circolazione come un segnale: ogni passaggio tra 8 e 10 diventa un invito a muoversi, a smarcarsi, a prendere informazioni sulla posizione del difensore e del portiere. Loro non sanno quando arriverà il pallone, ma capiscono che il momento si sta avvicinando. La palla gira, si muove veloce, i tocchi dei centrocampisti sono precisi e puliti, e proprio quando il difensore sembra in ritardo, ecco il passaggio in verticale parte improvviso, forte, rasoterra, indirizzato verso uno degli attaccanti. È il gesto che accende l’azione. Il difensore, fino a quel momento concentrato sulla linea dei sedici metri, scatta immediatamente dentro il corridoio del ricevente, cercando di ridurre lo spazio e di impedire una ricezione orientata. L’attaccante riceve il pallone cercando l’angolo del corpo più favorevole: può aprirsi per concludere subito, oppure proteggere palla per un tocco in appoggio verso un compagno, o ancora usare il primo controllo per superare la pressione. È una scelta che deve nascere in un istante, perché il tempo qui è più prezioso dello spazio. Gli altri due attaccanti partecipano all’azione con piccole corse di raccordo, muovendosi per offrire una linea di passaggio o una combinazione rapida; sanno che un semplice tocco può liberare un compagno al tiro. Tutto avviene in pochi secondi: il difensore pressa il ricevente, l’attaccante controlla, decide, conclude. Il portiere si prepara a reagire, leggendo postura e distanza. Il gesto finale è un tiro rapido ma lucidissimo, frutto di una rifinitura costruita su sincronizzazione, improvvisazione controllata e qualità tecnica. L’azione termina, ma il ritmo non si spezza: i centrocampisti riprendono immediatamente la circolazione e il ciclo ricomincia, ma con un nuovo difensore.
Se il difensore recupera il pallone, l’azione continua: deve uscire in guida veloce verso una delle tre corsie. I tre attaccanti reagiscono subito con riaggressione immediata, cercando di riconquistare la palla entro pochi metri.
Principi allenati
Principi di circolazione + rifinitura
- Capacità dei centrocampisti di leggere quando verticalizzare.
- Movimenti coordinati dei tre attaccanti durante la circolazione.
Principi offensivi individuali
- Smarcamento nel corridoio.
- Orientamento del corpo verso la porta al primo controllo.
- Gestione della pressione dell’unico difensore.
Principi della finalizzazione
- Tiro veloce e intelligente.
- Ricerca dell’angolo libero in base alla postura.
- Lettura della posizione del portiere.
Principi cognitivi
- Scansione mentre la palla è lontana.
- Anticipazione del momento della verticalizzazione.
- Interpretazione immediata della pressione avversaria.
Varianti
- Circolazione obbligatoria a 1 tocco: Aumenta il ritmo e la difficoltà per i centrocampisti → attaccanti devono muoversi più rapidamente.
- Centrocampista mobile: Uno dei due può entrare in una corsia, per creare superiorità numerica.
- Secondo difensore passivo: Entra un difensore di “copertura” dopo la ricezione, senza pressare → Aumenta realismo senza distruggere la qualità della finalizzazione.
- Conclusione vincolata: Solo tiro di prima dopo combinazione→ Focus su specifici dettagli decisionali.
Trecco Luca (Uefa B)




