L’Atalanta di Gasperini

Dal 2016 l’Atalanta è allenata da Gian Piero Gasperini, ex centrocampista torinese. Con l’arrivo del “Gasp” l’Atalanta cambia volto, contendendosi i primi posti con le big, regalando ai tifosi bergamaschi la qualificazione all’edizione successiva dell’Europa League.

Dal 2016 ad oggi, l’Atalanta con Gian Piero Gasperini ha collezionato 150 vittorie, un traguardo significativo che non solo ha messo in luce la qualità del gioco della squadra, ma ha anche reso l’Atalanta una delle formazioni più temute in Serie A. Questo percorso di successo ha permesso al club bergamasco di conquistare un posto come candidato al premio di miglior allenatore dell’anno, in competizione con illustri nomi del calcio mondiale come Carlo Ancelotti, Pep Guardiola e Lionel Scaloni. Il lavoro di Gasperini, caratterizzato da una filosofia di gioco offensiva e da un’incredibile capacità di valorizzare i giovani talenti, ha portato la squadra a raggiungere risultati storici anche in competizioni europee, elevando così il profilo del club a livello internazionale.

Sistema di gioco di base: 1-3-4-3

Sistema di gioco in fase di possesso: 1-2-4-4/1-3-3-4

Sistema di gioco in fase di non possesso: 5-3-2/4-3-1-2

Inizio gioco:

L’Atalanta dal basso è formata da giocatori che sanno gestire bene la palla, cominciando dai tre difensori: Koulibaly, Djimsiti e Kolasinac.

La squadra di Gasperini costruisce in molte azioni con l’1-3-3-4, anche se usa l’1-2-4-4.

La differenza tra questi due modi di costruire l’azione è Kolasinac, perchè si alza sulla linea di centrocampo, creando così un vantaggio strategico nel gioco. Questo movimento non solo permette a Zappacosta di salire affiancandosi a Lookman, ma offre anche maggiore ampiezza al gioco, consentendo alla squadra di attaccare con più opzioni. Inoltre, questo schema di gioco aiuta a creare spazi in mezzo al campo, dove i centrocampisti possono infilarsi per ricevere il pallone e lavorare in sinergia con gli attaccanti.

Nell’1-3-3-4, invece, si abbassano i due centrocampisti centrali Ederson e De Roon, con Zappacosta che resta nella sua posizione di inizio partita. Questo movimento tattico permette di consolidare la fase difensiva, garantendo una maggiore copertura del centrocampo e una migliore protezione per la difesa. Ederson, con la sua visione di gioco, è in grado di impostare il gioco dal basso, mentre De Roon offre un’apporto fisico fondamentale, contribuendo a recuperare palloni e a dare supporto nei contrasti. Zappacosta, da parte sua, mantiene la sua posizione iniziale, sfruttando la sua velocità per ripartire rapidamente in caso di contropiede, creando così opportunità di attacco che possono sorprendere la squadra avversaria.

Sviluppo gioco:

L’Atalanta ama giocare per vie laterali, occupate dalle due ali molto veloci: Bellanova e Zappacosta, che si distinguono non solo per la loro rapidità, ma anche per la capacità di crossare palloni precisi in area, creando costantemente occasioni da gol. Queste due risorse, grazie alla loro intesa e abilità nel dribbling, riescono a disorientare le difese avversarie, rendendo il gioco dell’Atalanta ancora più dinamico e imprevedibile.

Sia Bellanova, sia Zappacosta vengono sostenuti dai due centrocampisti e dai due esterni d’attacco, Samardic’ e Lookman, i quali giocano un ruolo fondamentale nel garantire il supporto necessario per rafforzare le azioni in attacco. Questi giocatori, dotati di grande velocità e abilità nel dribbling, riescono a creare spazi e opportunità, trasformando ogni azione offensiva in una minaccia costante per la difesa avversaria. La loro capacità di legare il gioco tra centrocampo e attacco è essenziale per il successo della squadra, poiché possono non solo fornire assist, ma anche segnare gol decisivi.

In questa fase, è fondamentale la propria velocità creando superiorità numerica.

Finalizzazione:

I pericoli più grossi arrivano dalle corsie esterne con continui cross alti e bassi, eseguiti dalle ali di centrocampo, che sfruttano la loro velocità e abilità nel dribbling per superare i difensori avversari. Questi attaccanti, con la loro capacità di intercettare la palla e creare situazioni di gioco favorevoli, mettono sotto pressione la difesa, costringendo i difensori a compiere scelte rapide e, talvolta, rischiose. Inoltre, la varietà dei loro cross, che possono essere sia morbidi che tesi, rende difficile per i portieri anticipare e parare queste insidie, aumentando così la probabilità di una rete.

Un giocatore che attende i cross in area di rigore è Lookman, un attaccante di grande talento che, grazie ai suoi tagli verso la zona centrale, riesce a mettere in difficoltà gli avversari, creando spazi preziosi per sé e per i suoi compagni di squadra. La sua abilità nel leggere le difese avversarie gli consente di anticipare le mosse dei difensori, permettendogli di posizionarsi in modo strategico per ricevere il pallone. Con un tempismo impeccabile e un’ottima visione di gioco, Lookman è capace di trasformare anche il più semplice dei cross in un’opportunità da rete, rendendolo un elemento fondamentale nell’attacco della sua squadra. La sua presenza in area non solo aumenta le possibilità di segnare, ma infonde anche una maggiore fiducia negli altri giocatori, poiché sanno di poter fare affidamento sulla sua capacità di sfruttare ogni occasione che si presenta.

Questo favorisce Zappacosta che dalla zona esterna prova ad accentrarsi, per cercare di rendersi pericoloso; con movimenti rapidi e precisi, cerca di superare gli avversari, mostrando grande abilità nel dribbling e una notevole visione di gioco, mentre i suoi compagni di squadra si muovono in supporto, pronti a ricevere un passaggio decisivo o a sfruttare uno spazio aperto per finalizzare l’azione.

L’attaccante centrale, in questo caso De Katelaere, piace giocare più basso per chiudere triangolazioni con i compagni, sfruttando la sua visione di gioco e capacità di lettura delle situazioni. Questo approccio tattico gli consente di essere un punto di riferimento non solo in attacco, ma anche nella costruzione del gioco, favorendo il passaggio rapido e efficace della palla tra i giocatori. La sua abilità nel far girare il gioco e nel dialogare con i centrocampisti contribuisce a mantenere il possesso e a creare opportunità di rete per la squadra.

Fase di non possesso:

Gli uomini di Gasperini per difendere usano due moduli: 5-3-2 e 4-3-1-2.

Il pressing usato è offensivo, anche se in alcune situazioni, si vede un Lookman aggredire il portiere quando è in possesso del pallone. Questa strategia di pressione alta può essere estremamente efficace, poiché costringe i difensori avversari a prendere decisioni rapide e può portare a errori che danno opportunità preziose alla squadra in attacco. La determinazione di Lookman, unita alla sua velocità e capacità di leggere il gioco, rende il suo approccio particolarmente temibile. Inoltre, un pressing ben organizzato può non solo portare a gol, ma anche a una maggiore frustrazione da parte della squadra avversaria, compromettendo il loro morale e la loro capacità di esprimere il proprio gioco.

Transizione negativa: La squadra quando perde palla aggredisce l’avversario con uno o due giocatori, cercando di riconquistare il possesso in modo rapido e incisivo. Questa strategia è fondamentale per limitare le possibilità di attacco dell’opponente e per sfruttare eventuali spazi lasciati liberi. La coordinazione tra i giocatori è essenziale, poiché la pressione deve essere esercitata in modo sincronizzato per massimizzare l’efficacia del recupero. Inoltre, è importante che i restanti membri della squadra si posizionino strategicamente, pronti a supportare l’azione di pressione e a intercettare passaggi, creando così un sistema difensivo solido e reattivo.

Transizione positiva: L’Atalanta quando recupera palla è brava ad attaccare subito, mostrando un gioco offensivo incisivo e coordinato che spesso sorprende le difese avversarie. La squadra è in grado di sfruttare rapide transizioni e, grazie alla velocità dei suoi giocatori, riesce a creare situazioni di sovrannumero e pericoli in area. Altra soluzione efficace è il consolidamento del pallone, dove la formazione nerazzurra dimostra pazienza e controllo, permettendo così di costruire ripartenze da dietro. In questo modo, riescono ad adattarsi alle diverse circostanze di gioco, aumentando le possibilità di successo con combinazioni e movimenti intelligenti.

Punti di debolezza: subire passaggi filtranti, che possono portare a situazioni di gioco sfavorevoli, nonché evitare errori dei singoli che potrebbero compromettere la difesa. Inoltre, è fondamentale prestare particolare attenzione a subire occasioni da palla inattiva, poiché spesso rappresentano opportunità cruciali per l’avversario, trasformando un tiro da fermo in un potenziale gol. Una gestione efficace di queste situazioni è essenziale per migliorare le prestazioni complessive della squadra e garantire una maggiore solidità in campo.

Punti di forza: duelli aerei, giocatori veloci, numero occasioni create. Questi elementi non solo contribuiscono al dinamismo della squadra, ma permettono anche di tenere costantemente sotto pressione gli avversari. I duelli aerei, in particolare, rappresentano un momento cruciale, dove la forza fisica e la determinazione possono fare la differenza nel recupero del possesso palla. I giocatori veloci, dotati di abilità nel dribbling e nella capacità di superare gli avversari, riescono a creare spazi e a dare profondità al gioco, trasformando ogni azione offensiva in una potenziale minaccia. Infine, il numero di occasioni create è un indicatore chiave della qualità dell’attacco, dimostrando che la squadra è capace di sviluppare gioco e di arrivare al tiro con facilità, il che è fondamentale per mantenere alta la fiducia in campo.

Samuele Giuliano (Match Analyst)

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